Neon Genesis Evangelion Newtype Complete

Neon Genesis Evangelion Newtype Complete è un prezioso supplemento allegato al numero di novembre 2005 della rivista Newtype. Questo speciale è uscito per festeggiare il decimo anniversario del franchise di Evangelion e, rispetto alle pubblicazioni che si possono trovare solitamente allegate al mensile, si presenta in un formato decisamente grande (275mm x 215mm), con ben 148 pagine a colori stampate utilizzando la stessa carta impiegata per Newtype. Il supplemento ripropone tutte le pagine dedicate ad Evangelion apparse sul mensile dalla nascita dell'opera fino a quel momento. Gli articoli, quasi sempre riportati a doppia pagina, sono riprodotti esattamente così come sono stati pubblicati la prima volta, infatti ci troviamo davanti a una vera e propria copia anastatica con tutti i suoi pregi e difetti. Non conosco il motivo per cui si sia preferito scansionare le pagine stampate piuttosto che recuperare i file, visto che acquisire immagini stampate non permette di ottenere il massimo risultato sul piano qualitativo, ma posso supporre che abbiano percorso la strada più semplice e che, forse, sarebbe stato difficoltoso rilavorare file generati da varie release di software, se non addirittura da software differenti (è infatti possibile che agli inizi degli anni Duemila si sia effettuato il passaggio dallo storico programma di impaginazione QuarkXPress al "nuovo" Adobe InDesign). Questa scelta purtroppo influisce in negativo in quanto non sempre i testi risultano sufficientemente nitidi da poter essere letti facilmente, senza contare che per ottenere un risultato migliore si è dovuto, per ovvi motivi, ridurne leggermente il formato. A parte questo trascurabile difetto, il volumetto rimane comunque di grandissimo interesse storiografico per tutti i fan di Evangelion, o anche solamente per chi volesse ammirarne le numerose immagini presenti, sebbene ovviamente il valore reale sia nella grandissima quantità di informazioni contenute. Di seguito vedremo molte delle pagine che compongono la pubblicazione, soffermandoci su alcune "chicche". Se volete recuperare il volume, che ovviamente si può acquistare solo nell'usato, vi consiglio di rivolgervi al mercato giapponese. Non è insolito trovare il volume venduto singolarmente, senza rivista, e a costi irrisori. Non faccio un'introduzione su Evangelion perché sono certo che se siete arrivati qui e mi state leggendo sapete benissimo di cosa sto parlando.

La copertina del volume Neon Genesis Evangelion Newtype Complete ripropone l'illustrazione apparsa su quella del numero di aprile 1994 di Newtype Magazine. Il disegno di Shunji Suzuki, colorato da Harumi Takaboshi, viene presentato come il primo in cui appaiono Shinji Ikari e l'Eva-01 su cel (il supporto trasparente su cui vengono realizzati anche i disegni animati)

A sinistra l'indice dei contenuti. L'immagine di copertina, riproposta nell'indice dei contenuti, è accompagnata dalla significativa didascalia: "L'opera che ha riscritto la storia dell'animazione è iniziata qui!"

Il primo articolo che troviamo è SKILL UP, un servizio speciale pubblicato sei mesi prima della messa in onda della serie. L'illustrazione in apertura è di Takeshi Honda e vede il protagonista Shinji accanto alle coprotagoniste femminili (perché Eva è donna, come dice l'amico Filippo Petrucci di Distopia Evangelion). Nell'immagine successiva le altre due pagine che completano l'articolo

L'articolo presenta la nuova opera GAINAX in arrivo, dopo quattro anni di silenzio da Nadia - Il mistero della pietra azzurra (Fushigi no Umi no Nadia) conclusasi nel 1991, e riporta una conversazione con Hideaki Anno avvenuta nel gennaio 1995, quando la lavorazione dei primi due episodi di Evangelion era in chiusura. Anno afferma, provocatoriamente, che l'animazione robotica era bloccata in uno schema che lui voleva rompere realizzando qualcosa di nuovo e diverso rispetto alle altre opere, dunque un progetto che, per prima cosa, non avesse come sponsor la solita azienda di giocattoli. Il regista si spinge oltre chiedendosi se i fan adulti degli anime robotici con belle ragazze siano davvero felici e afferma che questa sua nuova creatura potrebbe essere molto interessante per i suddetti. Le due pagine presentano dei bellissimi schizzi preparatori dei personaggi interamente disegnati da Yoshiyuki Sadamoto, il quale si è occupato anche di colorare e rifinire le illustrazioni degli Eva disegnate da Yō Yoshinari (quella dello scontro tra il mecha e l'Angelo) e Hideaki Anno (quella che mostra l'aspetto dell'Eva sotto l'armatura). Tutte i disegni preparatori provengono dal Kikakusho, noto ai fan occidentali come "Proposal", un documento creato nel 1993 a scopo promozionale

Segue un articolo apparso sul numero di luglio che presenta un'anteprima del primo episodio della serie. L'illustrazione con gli Eva-00 e Eva-01 disegnati da Yō Yoshinari su fondale realizzato da Hiroshi Katō è accompagnata da un testo che fa riferimento al fatto che sarebbero arrivate altre Unità

L'illustrazione di Yō Yoshinari vista nella precedente immagine è stata realizzata sulla base di bozze create durante la fase iniziale della progettazione della serie (immagini provenienti dal volume HIDEAKI ANNO EXHIBTION di cui parlerò prossimamente)

La messa in onda si avvicina e sul numero di ottobre 1995 arriva un nuovo pezzo dedicato all'opera più attesa della stagione autunnale, accompagnato da un nuovo disegno di Takeshi Honda

Altre pagine dallo stesso articolo in cui vengono mostrati fotogrammi provenienti dai primissimi episodi

Sul numero di novembre 1995 vi è un articolo, o più probabilmente un pubbliredazionale, in cui troviamo delle belle illustrazioni di Shunji Suzuki con protagoniste Misato Katsuragi e Rei Ayanami "fotografate" in un caffè di Omotesandō, un famoso viale situato tra Shibuya e Minato a Tokyō. Gli abiti indossati dalle due sono realmente esistenti (per questo immagino si tratti di un pubbliredazionale). Sullo stesso numero presente anche la recensione del primo episodio

Segue un articolo di sei pagine proveniente dal numero di dicembre 1995 tutto dedicato ai quattro personaggi femminili, ma che si sofferma in particolar modo su Rei e Misato. Negli articoli viene spesso rimarcato il fatto che i personaggi di Evangelion siano "nuovi", molto differenti tra loro e dotati di un animo decisamente sfaccettato

Un nuovo articolo di quattro pagine con illustrazioni di Takeshi Honda e Yō Yoshinari, incentrato sugli Eva, inaugura il primo numero dell'anno 1996. Nel box in apertura vengono pubblicizzate due schede telefoniche a edizione limitata e brandizzate Newtype che riproducono una i personaggi di Evangelion e l'altra quelli di Gundam Wing

Il numero di febbraio 1996 riporta un lungo articolo di sei pagine, con illustrazione in apertura di Shunji Suzuki, che riassume i numerosi "misteri" presenti nei primi 15 episodi della serie

Sul successivo, quello di marzo 1996, troviamo otto pagine illustrate da Shin'ya Hasegawa e Tadashi Hiramatsu che accompagnano un'analisi approfondita delle relazioni tra i tre piloti e i personaggi adulti. Dal sommario possiamo apprendere che era appena andato in onda l'episodio 19

Seguono due pagine in cui viene riportata una raccolta di settei dei personaggi e degli Angeli proveniente dai numeri di giugno 1995 e marzo 1996

"Shōnen wa, shinwa ni nare" ("Il ragazzo diventa mito") è il titolo dell'articolo di sei pagine apparso sul numero di aprile 1996: un chiaro riferimento alla frase finale della famosissima sigla di apertura Zankoku na tenshi no these cantata da Yōko Takahashi. L'articolo analizza la figura di Shinji domandandosi come un personaggio con mancanza di fiducia in sé stesso, inaffidabile e poco propenso a rapportarsi con il prossimo, possa diventare un eroe o persino un mito nel punto culminante della storia. Nell'articolo sono presenti dei box che prendono in esame gli eroi di altri anime e viene spiegato che in passato gli eroi erano figure simboliche rappresentate da uomini duri e forti, ma da Peter Rei (Amuro Ray), personaggio di Mobile Suit Gundam, opera del 1979, si sono trasformati in esseri umani. Il protagonista diventa una persona "viva" frantumando involontariamente l'immagine dell'eroe in un atto di ribellione verso i vecchi valori. In questo modo il personaggio si avvicina allo spettatore che non vede più in lui un "fratello maggiore affidabile", ma una figura familiare in cui rispecchiarsi. Anche i personaggi femminili hanno subìto un evoluzione e sono diventati eroine forti, come ad esempio Sayla Mass di Mobile Suit Gundam. Viene spiegato anche che l'immagine dell'eroe forte e ammirevole cominciò gradualmente a svanire a causa della sua natura troppo irrealistica. In Lamù la ragazza dello spazio (Urusei Yatsura), serie del 1981, con la figura del coprotagonista Ataru Moroboshi nasce l'immagine dell'eroe frivolo, spensierato e che va sempre dietro alle ragazze. Chiaramente un personaggio così non può essere definito un eroe tradizionale. Questo potrebbe nascere dal fatto che il mondo ha iniziato a chiedersi cosa significhi la "mascolinità". Negli anni Ottanta (in Giappone) sono stati messi in commercio cosmetici per uso maschile, evidenziando una tendenza verso la monosessualità. Contemporaneamente, forse di riflesso, la serie del 1988 I cinque samurai (Yoroiden Samurai Trooper) ha ottenuto un ampio riscontro tra il pubblico femminile che, più che riconoscere nei protagonisti un gruppo di eroi forti, li vedeva come degli idol di cui apprezzare l'aspetto. Quindi la formula "eroe = personaggio maschile forte" è crollata

In THE DAY AFTER, articolo apparso sul numero di aprile 1996, si analizza quanto accaduto negli episodi 24, 25 e nello scioccante finale visto nell'episodio 26 andato in onda il 27 marzo. Nel testo ci si chiede se quella andata in onda sia la vera conclusione della storia, o se ne verrà realizzata una nuova versione per l'edizione home video programmata per uscire l'anno successivo

Sul numero di maggio 1996, quando ancora le polemiche sul finale continuavano a far parlare i fan della serie e i media, viene pubblicata un'intervista ad Anno in cui si preannuncia l'intenzione del regista di realizzare un film cinematografico di Evangelion. Nell'intervista il regista afferma che gli episodi 25 e 26 andati in onda rispecchiavano direttamente il suo stato d'animo in quel momento, e per tale motivo ne è pienamente soddisfatto e non nutre rimpianti, anzi in origine avrebbe voluto spiegare lui stesso a voce quello che voleva trasmettere con la sua opera, ma non gli fu permesso. Egli precisa anche che, nonostante i disegni dell'episodio finale siano stati completati in tre giorni, tutte le parti non realizzate su cel, quindi gli storyboard o le animazioni disegnati a matita, sono così perché volute dal lui medesimo e non per questioni di tempo. C'era proprio l'intenzione di liberarsi dall'animazione su cel, perché il cel è solo semiotica. Un'immagine di Asuka disegnata con i pennarelli accompagnata alla voce della doppiatrice Yūko Miyamura è più che sufficiente per rappresentare il personaggio. Gli intenti di Anno, dunque, erano sia dimostrare che l'animazione per funzionare non ha bisogno di disegni rifiniti su celluloide, sia rompere quegli stereotipi che portano i fan al feticismo dell'immagine, perché l'animazione è un mondo illusorio, è finzione e nessuno la considererebbe come un documentario. Quando in TV sono passati i disegni realizzati a matita, alcuni addetti ai lavori hanno pensato che fossero dovuti alla "pigrizia", non rendendosi conto che si è trattata di una scelta "espressiva". L'episodio 26 è stato accolto negativamente da una parte della fanbase che non ha esitato a esprimere il proprio dissenso, ma allo stesso tempo l'ultimo episodio ha registrato il numero di ascolti più alto di tutta la serie perché è stato guardato e particolarmente apprezzato anche da quel pubblico che solitamente non segue l'animazione. L'illustrazione in apertura è a opera di Shin'ya Hasegawa

Altre pagine dall'intervista sopracitata

Dal numero di luglio 1996 la rivista inaugura la rubrica E COMMISSION per tenere costantemente aggiornati i fan di Evangelion sulle ultime novità e lo sviluppo del progetto cinematografico. Inoltre la redazione invita i lettori a far conoscere alla rivista le proprie preferenze sui personaggi, gli Angeli, le frasi più memorabili ecc. L'illustrazione a doppia pagina è realizzata da Tadashi Hiramatsu

Altre pagine dalla rubrica E COMMISSION

Grazie all'iniziativa di Newtype possiamo scoprire quali sono le preferenze dei fan giapponesi sulle frasi pronunciate dai personaggi. Al terzo posto del podio troviamo "Sono nato per incontrarti" pronunciato da Kaworu Nagisa nel ventiquattresimo episodio, mentre al secondo posto la famosa esclamazione "Ma sei stupido!?" di Asuka Sōryū Langley e, al primo, c'è il protagonista Shinji Ikari con il suo mantra "Non devo fuggire"! Se ve lo state domandando, sì, al quarto posto della classifica è presente anche la famosa frase che Ryōji Kaji dice a Shinji mentre annaffia i cocomeri. Inoltre è presente anche la classifica My Angel, ovvero quella dedicata alle preferenze del pubblico in fatto di Angeli. Nel podio di questa classifica troviamo al terzo posto Ramiel, al secondo Sachiel e al primo, ovviamente, Tabris/Kaworu

In queste pagine della rubrica E COMMISSION troviamo un interessante Special talk tra Hideaki Anno e Toshiya Ueno, professore della Wako University e critico attivo a livello nazionale e internazionale. Ueno, coetaneo di Anno, è un grande appassionato di anime e afferma che l'essenza della sua generazione è condensata in Eva. Nella conversazione si parla a lungo di Ultraman e Kamen Rider e di come questi siano un simbolo per la loro generazione. Inoltre si parla dei personaggi di Evangelion e Anno afferma che quelli che sente più vicini sono Shinji, Misato e Asuka. In attesa dell'uscita della pellicola cinematografica i fan continuano a cercare soluzioni ai misteri lasciati irrisolti dal finale sella serie TV, e Anno afferma che nella nuova opera potrebbero esserci alcune delle risposte e che preferisce non rivelare tutto perché in questo modo gli spettatori potranno trovare da soli le risposte mancanti e "completare il puzzle"

Una piccola chicca proveniente da una delle pagine di E COMMISSION: uno scatto rubato allo Studio GAINAX all'epoca in fase di lavoro su Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth. Nell'articolo si annuncia che il design delle Unità dalla 05 alla 13 è stato deciso e ci si domanda se, visto che sembrano prodotte in serie, avranno livree differenti. Purtroppo la foto è davvero minuscola, ma chiara a sufficienza da offrirci alcuni spunti interessanti. Mi riferisco in particolar modo alle prove di colore, infatti è abbastanza palese che la livrea in alto a destra sia decisamente simile a quella dell'Eva-05 visto in Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance, ma anche a quella dell'Evangelion Unit-α apparsa nel videogioco Neon Genesis Evangelion: Battle Orchestra. Inoltre possiamo notare a sinistra una palette davvero molto simile a quella utilizzata anni dopo per l'Eva-08 apparso in Evangelion: 3.0 You Can (Not) Redo

Il servizio apparso sul numero di maggio 1997 dedicato all'uscita di Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth con opinioni dei lettori e recensioni contrastanti

Sul numero di giugno 1997 appare un nuovo articolo dedicato al film cinematografico, focalizzato sui misteri svelati e quelli irrisolti o nuovi

In questo articolo pubblicato sul numero di luglio 1997 si parla esclusivamente di Asuka, e si analizza tutto il suo percorso, sin dalla prima apparizione. Nelle pagine trovano spazio anche delle dichiarazioni della doppiatrice Yūko Miyamura

Una nuova intervista ad Anno arriva sul numero di settembre 1997, dopo l'uscita di The End of Evangelion l'opera è conclusa e si possono tirare le somme. Anno dice che per lui e il suo staff Evangelion è un capitolo chiuso, e ora è già concentrato sul suo prossimo film che sarà un film dal vivo intitolato Love & Pop

Nel dicembre del 1997 arriva un'altra intervista, ma questa volta a Yoshiyuki Sadamoto, autore della versione manga di Evangelion. L'artista dichiara che rispetto alla versione animata, che risulta più "misteriosa" e si affida all'interpretazione del fruitore, nel manga sta cercando di raccontare una storia più chiara, anche se per questo motivo può diventare più semplice. Sadamoto apprezza particolarmente opere come Doraemon e Anpanman e trova che le cose più semplici siano anche le più emozionanti. Visto che Evangelion è targettizzato come shōnen manga, viene chiesto a Sadamoto quali sono le sue opere shōnen preferite, e lui risponde che ama molto il manga di Aula alla deriva (Hyōryū kyoshitsu) di Kazuo Umezu, mentre tra gli anime c'è Topolino in... Gamba (Ganba no boken) e Galaxy Express 999 (Ginga Tetsudō Surī Nain). Questi tre titoli hanno in comune il fatto che il protagonista viaggia alla ricerca del proprio posto, proseguendo il viaggio senza tornare al punto di partenza. Nel caso di Shinji la ricerca di un posto a cui appartenere significa trovare il modo di convivere con gli altri

Sul numero di Newtype uscito nel gennaio 2003 con questa preziosa illustrazione di Yoshiyuki Sadamoto, che ricorda vagamente la Pietà di Michelangelo, viene annunciato il ritorno di Evangelion con la versione Renewal della produzione animata. Nei mesi successivi seguono altri articoli con maggiori informazioni al riguardo

Come in precedenza fatto con E COMMISSION, per festeggiare i 10 anni dell'opera la rivista inaugura, a partire dal numero di febbraio 2003, una nuova rubrica fissa intitolata NEON GENESIS EVANGELION PROJECT [re]. Tra le pagine troviamo anche l'annuncio del progetto congiunto tra Gainax, ADV Films e Weta Workshop presentato al Festival di Cannes del film live action

Nel dicembre 2003 viene pubblicata sulla rivista un'intervista a Ikuto Yamashita in cui si parla del lavoro svolto per il videogioco Neon Genesis Evangelion 2. Oltre al design del nuovo equipaggiamento Type F realizzato come rinforzo per l'armatura dell'Eva-01 e sviluppato, nella storia, dal personaggio di Ritsuko Akagi, si parla anche del JA Kai, ovvero la versione definitiva del Jet Alone sviluppata successivamente al prototipo apparsa nel settimo episodio della serie televisiva (vedi la prossima immagine)

Il nuovo JA Kai è stato inserito nel gioco su richiesta del produttore Yoshihiro Okamoto e Yamashita dice di essersi sforzato per non conferirgli un design troppo cool, altrimenti non sarebbe sembrato un JA. Viene svelato, per giunta, che rispetto alla versione precedente alimentata da un reattore nucleare, il JA Kai funziona grazie a un reattore N²

In queste pagine viene approfondito il progetto Renewal of Evangelion in cui troviamo una chicca davvero particolare che potete vedere nella prossima immagine

Ecco gli schizzi preparatori realizzati per il packaging del DVD BOX. Norihiko Nezu, che si è occupato del design, racconta che le intenzioni erano quelle di realizzare un packaging particolare nel concept e che tra le sei idee proposte si era pensato di realizzare una scatola per campioni biologici che contenesse l'embrione di Adam, o in alternativa una scatola per Progressive Knife (una delle armi in dotazione agli Eva) con i DVD che spuntavano dalla scatola come coltelli. Il direttore del progetto Tomohiro Ogawa della King Records optò, tra le varie proposte, per un box in acrilico rosso trasparente che ricordasse il colore dell'LCL e che si aprisse come un beauty case. Nezu afferma che non è stato affatto semplice realizzare questo progetto e sono stati prodotti molti prototipi di prova per trovare il giusto compromesso fra trasparenza, colore e resistenza del materiale impiegato. La scatola una volta chiusa si presenta come un monolite rosso, il quale racchiude all'interno il cofanetto realizzato in cartone con una texture simile a quella di una pietra su cui, assieme al titolo stampato in argento, vi è la riproduzione del disegno dell'albero della vita

Il packaging è stato studiato in ogni minimo dettaglio. In questa immagine possiamo vedere il design realizzato per il sigillo adesivo applicato sul box sul quale è riprodotto il logo della SEELE. Il disegno in alto a sinistra è stato migliorato dal direttore Ogawa e, infine, è stato utilizzato il design in basso a sinistra

Le illustrazioni per l'edizione in DVD a dischi singoli sono state realizzate da Yoshiyuki Sadamoto che, in base agli episodi contenuti nei dischi, ha deciso personalmente quale personaggio rappresentare. Sadamoto ha dovuto lavorare agli artwork con una certa celerità, visto che il programma serrato prevedeva la pubblicazione di due uscite al mese. Per esigenze di progettazione grafica le illustrazioni sono state ritagliate

Nella pagina di destra troviamo, in alto, le cover realizzate per il CD best of intitolato Refrain of Evangelion, contenente una selezione di pezzi scelti da Anno. Nella prossima immagine vediamo le illustrazioni in dettaglio con alcuni commenti degli artisti

Nel libretto del CD Refrain of Evangelion troviamo sei illustrazioni realizzate ognuna da un artista differente: Ikuto Yamashita si è occupato della copertina con protagonista Shinji, e afferma che questa è stata la sua prima illustrazione ufficiale con protagonista il pilota dell'Unità 01. Kazuya Tsurumaki ha disegnato Rei, mentre l'illustrazione con Asuka è a opera di Takeshi Honda. Tōji è invece disegnato da Masayuki, che confessa forse scherzosamente di non avere molta "simpatia" per il personaggio. Shin'ya Hasegawa si è occupato di Kaworu e commenta dicendo "Non disegnavo Kaworu dalla scena del bagno pubblico nell'episodio 24. Però, come immaginavo, Kaworu è ancora erotico, vero, Masayuki?" (Masayuki è stato il direttore dell'episodio a cui fa riferimento Hasegawa). Infine troviamo il disegno di Misato e Lilith realizzato da Tadashi Hiramatsu

Nella stessa pagina troviamo un box dedicato alla grafica, divenuta subito iconica, della prima edizione dei Laser Disc curata da Norihiko Nezu. Gli elementi tipografici in Matisse EB (extra-bold) generano un forte contrasto con i disegni dei personaggi e il risultato ottenuto, fortemente d'impatto, non è passato affatto inosservato. Le parole che accompagnano ogni artwork sono state scelte dal designer dopo aver visionato ripetutamente tutti gli episodi. Nezu si è occupato anche della grafica degli opuscoli distribuiti nei cinema all'uscita dei film. L'apice del suo lavoro viene considerato il volantino realizzato nel 1997 per l'Evangelion Symphony (che potete vedere sulla sinistra). Nonostante la grafica presenti unicamente delle scritte, il carattere utilizzato e il layout lo riconducono subito all'opera. Per ulteriori approfondimenti sulla grafica in Evangelion, vi invito a leggere questo articolo

Il volumetto si chiude con la carrellata delle copertine della rivista su cui è apparso Evangelion, seguita da quella dedicata ai numerosi supplementi

La quarta di copertina con la pubblicità del CD compilation Neon Genesis Evangelion Decade uscito nell'ottobre 2005

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